La stagione 2008-2009

EDITORIALE STAGIONE 2008-2009

SOLO L'AMARE SOLO IL CONOSCERE / CONTA, Pier Paolo Pasolini

Non l'aver amato, non l'aver conosciuto. E allora non ci soffermeremo a ricordare qui il nostro trentacinquesimo compleanno, ma guarderemo avanti, verso la stagione che sta iniziando come se fosse ancora una volta la prima. Quello che un tempo era un universo sconosciuto e affascinante, tutto da esplorare, un linguaggio da inventare, un artigianato da rubare, ormai si intreccia alle nostre vite, struttura la pratica quotidiana di quello che sovente acquista i contorni prosaici e, perchè nascondercelo, noiosi di un lavoro come un altro. Non è nello scoprirci più maturi che si ritrovano slancio e motivazioni: il lento stratificarsi delle esperienze ci regala sicuramente qualche sapienza in più, un po' di abilità tecnica, un'ombra di cinismo, ma è nello spazio del dubbio, della rabbia, dell'incoscienza, del desiderio che ci si ritrova stupidamente giovani, allegramente disarmati ad accumulare progetti (sempre troppi), a rileggere antiche storie come fossero nuove, a perderci nei nostri e negli altrui deliri.
Perchè questo, cari signori, è anche un fantastico gioco. E ancora per noi l'amore è una forma di conoscenza e la conoscenza una delle possibili declinazioni della passione. Le nostre scelte sono come sempre dettate dalla curiosità, dalla voglia di aprirci all'altro, di condividere esperienze che possano ampliare la consapevolezza di noi stessi e del mondo. Il teatro, l'arte in generale, non offre garanzie di certezza, non è detto che il miracolo si compia, che le battute lanciate dal palcoscenico diventino un dialogo con chi le ascolta, che la necessità delle nostre scelte risulti evidente.
Ci possiamo fidare soltanto di un intuito che ci guida a riconoscere la stessa passione, lo stesso amore per la conoscenza e la stessa conoscenza dell'amore, la stessa voglia di gioco negli autori che mettiamo in scena, negli attori con cui scegliamo di lavorare, negli artisti che scegliamo di ospitare.
Nel programma della stagione si ritrovano, assieme ai nostri, i nomi di chi ha iniziato insieme a noi il suo viaggio nel teatro, si incontrano volti di amici sui quali leggiamo i segni delle stesse esperienze faticose e appassionanti: Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Cesar Brie, Giorgio Barberio Corsetti, si leggono titoli antichi e recentissimi, dall'Odissea a Blasted, a Gomorra, passando da Romeo e Giulietta, dal Giardino dei ciliegi, dai Giganti della montagna, dalle esperienze più estreme della follia – Lola, La numero 13 – fino alla leggerezza di Happy family, all'ironia corrosiva di Libri da ardere, all'affresco epocale di Angels in America, di cui in questa stagione si inizierà ad affrontare la seconda parte, per approdare, il prossimo anno, alla sfida di uno spettacolo che in sette ore racconterà il tramonto del millennio che ci siamo lasciati alle spalle.
E parlare del prossimo anno ci ricorda che questa è forse l'ultima stagione che passeremo in uno spazio che amiamo più della nostra casa; che, con ogni probabilità, ci aspetta un trasloco fortemente voluto, ma che ci fa anche un po' di paura. E' inevitabile un piccolo sguardo al passato, prima di questo nuovo salto. Se ci fermiamo un momento per considerare stupefatti queste trentacinque stagioni passate in un lampo è impossibile non provare un piccolo brivido: dietro di noi una lunga strada che si perde verso giorni lontanissimi. E' un lungo corteo di volti, di nomi, di storie, di persone, che ci ha portati fino a qui, uno sterminato succedersi di serate e di incontri: sipari che si aprono, luci che si spengono su centinaia di platee, autori, testi, personaggi, parole. Eppure oggi è ancora una volta, come sempre, il primo giorno della nostra storia.

La direzione artistica
Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
Milano, Settembre 2008



La stagione 2008/2009