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I rifiuti, la città e la morte.
Novembre 1998-Milano, Teatro dell'Elfo.
Infine, se oggi si arriva, dopo tre anni di maturazione, alla messa in
scena dei Rifiuti, la città e la morte parrebbe assolutamente necessario,
normale diremmo. Perché l'utopia è ormai ridotta a un teatrino dei
desideri; Fassbinder è tragico come Kleist, morboso come Wedekind: il suo
romanticismo appartiene alla stessa matrice estrema ed esasperata. E se i
Rifiuti risultano iperbolici e satanici, nonostante i molteplici tentativi
di allestimenti falliti, non sono liquidibali come si è tentati di fare.
Così ecco la nuova sfida, ancora una volta consequenziale, inscritta come
sempre con la sua necessità nel percorso del Teatro dell'Elfo.
I Rifiuti sono portatori di antisemitismo? I film e i testi di Fassbinder
"sono rimasti controversi per molto tempo, e io spero che continuino a
esserlo anche in futuro. perché solo ciò che sopravvive all'antagonismo ha
il potere di durare nel tempo. È da questo contrappunto drammatico che si
sviluppa e si determina la grande passione che pervade tutta la sua opera".
(1)
1. Douglas Sirk.
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I rifiuti, la città e la morte - di Antonio Calbi |
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