Biografie - Ida Marinelli


IDA MARINELLI


Scrive di se:
"È difficile parlare di me come collaboratrice, perché sono molto disordinata e, in fondo, faccio di questo disordine un sistema." del suo lavoro: "Sono i dettagli che mostrano il personaggio e rivelano la persona."

Scrive Oliviero Ponte Di Pino sul quotidiano il Manifesto:
"Ogni volta si parte da una distanza, che può essere quella classica o quella dell'eccesso della passione, quella del delirio o solo dell'alterità... è una distanza che è fatta anche del controllo tecnico dei propri mezzi di attrice, una sorta di freddezza che ha come primo filtro la padronanza della voce e del corpo (e forse, a un livello ancora più profondo, una sorta di pudore). A colmarla, ad ammorbidire le sue rigidità può essere l'ironia che fa coincidere il punto di vista dell'interprete e quello dello spettatore. In altri casi la distanza ammicca a quella tra la star e il suo pubblico in un gioco che restituisce all'attore il suo alone carismatico."


Nasce a Verona, dove studia arte scenica e canto presso il Conservatorio. Già nel coro dell'Arena da giovanissima, a 21 anni arriva a Milano per studiare recitazione alla Civica Scuola d'Arte Drammatica "Piccolo Teatro", dove si diploma. Nel 1973 si unisce al Teatro dell'Elfo lavorando in quasi tutti gli spettacoli di Gabriele Salvatores. A partire dall'82 lavora con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, ottenendo i suoi maggiori successi di interprete.

Un cenno a parte merita la sua interpretazione de Le amare lacrime di Petra Von Kant di Rainer Werner Fassbinder per la regia di Bruni e De Capitani, spettacolo che vince il Biglietto d'oro Agis-BNL a Taormina nell'estate del 1990 e che viene replicato per quattro anni consecutivi all'Elfo e in tournée per tutta Italia. Sempre diretta da Bruni e De Capitani è la brillante Vittoria ne La bottega del caffè di Goldoni -Fassbinder (1991).

Un altro successo, ancora una volta firmato dal duo Bruni-De Capitani, è Resti umani non identificati e la vera natura dell'amore del canadese Brad Fraser (1992), che inaugura la fusione tra Elfo e Porta Romana in Teatridithalia. In questo spettacolo di ambientazione metropolitana - ormai diventato un cult - Ida Marinelli interpreta il ruolo di Caterina, protagonista nevrotica e problematica. Nella stessa stagione si impegna nel doppio ruolo di Sybill-Helen in Decadenze, del drammaturgo inglese Steven Berkoff. Nella pièce Ida Marinelli si contende la scena con Ferdinando Bruni, ugualmente impegnato a sdoppiarsi: quasi un "seguito" dell'esperienza di Quartetto (1989) dove entrambi gli attori interpretavano, scambiandoseli, duplici ruoli.

Dalla stagione 1994/95 è stata Gertrude nelle differenti edizioni di Amleto di Shakespeare per la regia di De Capitani.

Il sodalizio artistico con Ferdinando Bruni prosegue con Capodanno (La tour de la Dèfense) di Copi, accanto ad Andrea Occhipinti (1995), poi Madame de Sade di Yukio Mishima (1996), preceduto dallo studio I rubini di una sposa fedele. Ricopre per la seconda volta il doppio ruolo di Titania e Ippolita nel Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, diretta da Elio De Capitani (era Elena nella versione musical di Salvatores).

Sempre per Teatridithalia è stata diretta da Andrea Taddei in Gloria (1993) e successivamente in Zozòs, una variazione sul mito di Edipo di Giuseppe Manfridi, presentato ad Asti Teatro nel luglio 1994. È la principessa Kosmonopolis in La dolce ala della giovinezza di Tennesee Williams con la regia di Lorenzo Loris (1998).

Nella stagione 1998/99 è stata l'applauditissima protagonista di Fedra di Agnese Grieco con la regia di Ferdinando Bruni, spettacolo ripreso nel febbraio/marzo del 2000.

Nella stagione '99/2000 ha interpretato Clitemnestra nelle Coefore di Eschilo dirette da Elio De Capitani e Caterina, moglie di Edoardo II, nel capolavoro di Marlowe diretto da Bruni e De Capitani. Nella stagione 2001/02 ha interpretato Alcesti, nella versione riscritta e diretta da Agnese Grieco.

Dal 2001, per tre stagioni, è una sensibilissima e lodata interprete di Amanda, protagonista di Zoo di vetro diretta da Ferdinando Bruni. Di questa interpretazione hanno scritto: “L'ottima Ida Marinelli disegna, con sottili sfumature, una madre dimessa quanto delusa, disperata quanto intrigante.” (Magda Poli, Corriere della Sera); “Fedeltà e libertà sono le due strade che finiscono per coincidere in un'unica, tesa narrazione che ha in Ida Marinelli il loro punto di forza. L'attrice è straordinaria nel ritrarre una madre mitomane, ossessiva, vanesia, prigioniera del ricordo di quei diciassette corteggiatori che non le diedero tregua in una domenica pomeriggio a Blue Mountain… (Osvaldo Guerrieri, La Stampa); Ida Marinelli gioca la carta dell'ironia e costruisce un affettuoso omaggio a una figura certo di rompiscatole ma in fondo animata dalle migliori intenzioni (Oliviero Ponte di Pino, Il Diario ).

Nell'inverno 2004 ha interpretato un altro testo di Tennessee Williams, Baby Doll, diretta da Paola Rota. Lo spettacolo tornerà in scena nella stagione '04/05.

È stata Porzia, protagonista femminile del Mercante di Venezia, debuttato nell'estate 2003 al Teatro Romano di Verona e replicato a Milano. Di lei in questo ruolo ha scritto Masolino d'Amico sulla Stampa: “questo (il processo) è il momento migliore della serata, anche perché Ida Marinelli, in ciò diversamente da molte interpreti di questa difficile parte, è particolarmente convincente quando Porzia si traveste da uomo e diventa il legale che risolve la situazione.”

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