Portare in scena storie di follie è spesso un'impresa ardua perché si può facilmente cadere nel gigionesco. Cristina Crippa e Patricia Savastano, in questo "Lola che dilati la camicia", sono eccezionali. La Crippa, nei panni di Adalgisa Conti, rievoca brandelli del passato con un`intensità tale da non lasciar niente all`incompiuto. Lo spettacolo si svolge in un luogo che si apre ad uno spazio indefinito, quando anche la platea viene coinvolta nell`azione del racconto, unica forma di vita nella "casa delle fate". Le due donne si dividono la scena. E fra loro esiste una perfetta osmosi: la Savastano, nei panni dell`infermiera, aiuta la paziente a ricordare la sua vita, scritta su fogli ormai sgualciti, come si trattasse di una bimba di fronte ad una poesia da recitare. Belle le scene e i costumi di Carlo Sala come anche le luci studiate da Nando Frigerio. Da vedere.