7 luglio 2008 La Repubblica
GLI AMORI DI SARAH BELLI E DOLOROSI
di Rodolfo Di Giammarco, Asti

Fenomenale e allucinante, torna come capolavoro moderno un testo voltapagina di fine ‘900 a base di passioni brutali in un albergo che diventa un antro bombardato dalla bestialità della guerra (allora, della Bosnia). Il tempo dà ragione a Sarah Kane, autrice di Blasted a 23 anni, l'età di Büchner che scriveva Woyzeck, morta suicida nel 1999. Ad avviare un ripensamento della sua opera è una regia seria e visionaria di Elio De Capitani, tradotto dalla preziosa Barbara Nativi. Svaniti i clamori d'oscenità del 1995, la relazione alla deriva tra un giornalista-spia malato 45enne (il perfetto Paolo Pierobon) e una ragazza 21 enne (la partecipe Elena Russo Arman), a base di stupri sanguinosi in una camera post-ibseniana d'hotel, subisce il trauma d'una ferocia speculare, incarnata da un soldato un po' alla Brecht e un po' Hulk (Andrea Capaldi) che sodomizza l'amante-predatore, gli divora gli occhi, e si suicida. Alla vittima non resta che un delirio erotico e cannibalesco ai danni d'una bambina morta. Finale beckettiano nella forte scena arsa di Carlo Sala. Bello, doloroso da togliere il respiro.


Blasted, Asti Teatro