amelienothomb
AMÉLIE NOTHOMB. Figlia di diplomatici, di origine belga, la sua prima patria è stata il Giappone. Salvo scoprire che anche quel paese, amato e diverso, non era per sempre, andava abbandonato. Nuove terre, Bangladesh, Birmania, Stati Uniti. Nuova gente, abitudini, lingue, culture. Un’infanzia e un’adolescenza ricchissime di esperienze, privilegiate per certi aspetti, ma anche molto difficili e traumatiche. La scrittura come porto, aggancio stabile nel rapporto con se stessa e con gli altri. Autrice soprattutto di romanzi, pubblicati in Italia da Voland, scrive tantissimo, vive attualmente tra la Francia e il Belgio. Pubblica un nuovo romanzo ogni anno e ogni volta, da sedici anni, è un successo, come nel caso dell’ultimo uscito, Diario di Rondine. Una scrittura ironica, lucida, surreale e paradossale, con forti elementi di autobiografia. L’atto dello scrivere e del raccontare è spesso tema alle sue storie, con un gusto teatrale per i finali doppi, le sorprese, i colpi di scena. Nei romanzi più recenti, nell’affrontare i temi più dolorosi e a lei vicini, come è il caso di Dizionario dei nomi propri sull’anoressia, abbandona l’abituale ironia per una partecipazione più profonda. Da molte sue opere sono stati ricavati spettacoli teatrali e film.